La scorsa settimana è ripreso il corso prescritto di antropologia filosofica I, filosofia dell'uomo I, presso la Facoltà di Filosofia dell'Ateneo Pontificio Regina Apostolorum di Roma. Quest'anno 2018/2019, come per il trascorso 2014/2015, il corso viene impartito dal prof. P. Alberto Carrara, L.C. Di seguito la descrizione del corso e i principali dati significativi per gli studenti iscritti. Link alla presentazione PREZI cliccando introduzione.
Descrizione
Generale
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Il corso, partendo dalla domanda
antropologica fondamentale: chi è l’uomo?, ne indaga il senso esistenziale
profondo in un movimento “dal basso”, cioè dall’ “orizzontalità”
dell’esperienza in prima persona del vivere e del sentire, verso l'
"alto", cioè in direzione della "verticalità" che coglie
il significato del conoscere, del pensare, del capire, del desiderare, del
volere, dello scegliere, dell’amare, del sperimentare dolore e felicità.
Tutte le dimensioni umane sono vissute in un contesto relazionale; l'essere
umano è in contatto con altri suoi simili, in un mondo che lo circonda e lo
conforma, immerso nella spazio-temporalità. Dalla conoscenza concreta,
tangibile, visibile, radicata nel mondo sensibile che lo circonda, l’essere
umano ha la peculiarità di trascendere tutto questo, aprendosi ad una
dimensione che lo sorpassa, che lo supera anche se, allo stesso tempo, lo
comprende. Cogliendo l’essenza profonda dell’uomo, che si scopre “persona”,
il corso vuol fornire gli strumenti concettuali e metodologici per riflettere
su se stessi e giungere a riconoscersi: esseri radicati nell’orizzonte di
questo mondo, plasmati di materia e temporalità, esseri che trascendono
questo orizzonte e sono intrisi di spiritualità.
Starting from the fundamental anthropological question: who is man?, this
academic course investigates the deep existential meaning in a
"bottom" movement, that is, from the "horizontality" of
the first person experience of living and feeling, towards the "up",
that is, in the direction of "verticality" that grasps the meaning
of knowing, of thinking, of understanding, of desire, of willing, of
choosing, of loving, of experiencing pain and happiness. All human dimensions
are experienced in a relational context; the human being is in contact with
other beings similar to him/her, in a world that surrounds and conforms him,
immersed in space-temporality. From the concrete, tangible, visible
knowledge, rooted in the sensitive world that surrounds it, the human being
has the peculiarity of transcending all of this, opening up to a dimension
that surpasses him, which surpasses him even if, at the same time, he
understands it. By grasping the profound essence of man, which is discovered
as a "person", the course aims at providing the conceptual and
methodological tools for reflecting on oneself and coming to recognize
oneself: beings rooted in the horizon of this world, shaped by matter and
temporality, beings that transcend this horizon and are imbued with
spirituality.
A partir de la pregunta antropológica fundamental: ¿quién es el hombre? este
curso investiga el profundo significado existencial en un movimiento "de
abajo", es decir, desde la "horizontalidad" de la experiencia
en primera persona de vivir y sentir, hacia la "alto", es decir, en
la dirección de "verticalidad" que capta el significado de saber,
de pensar, de entender, de desear, de querer, de elegir, de amar, de
experimentar dolor y felicidad. Todas las dimensiones humanas se experimentan
en un contexto relacional; el ser humano está en contacto con otros seres
similares, en un mundo que lo rodea y lo conforma, inmerso en la temporalidad
espacial. Desde el conocimiento concreto, tangible y visible, arraigado en el
mundo sensible que lo rodea, el ser humano tiene la peculiaridad de trascender
todo esto, abriéndose a una dimensión que lo supera y, al mismo tiempo, lo
comprenda. Al captar la profunda esencia del hombre, que se descubre como "persona",
el curso tiene como objetivo proporcionar las herramientas conceptuales y
metodológicas para reflexionar sobre uno mismo y llegar a reconocerse: seres
arraigados en el horizonte de este mundo, moldeados por la materia y la
temporalidad. Seres que trascienden este horizonte y están impregnados de
espiritualidad.
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Lingua
di insegnamento
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Italiano
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Learning
Outcomes (LO) – Conoscenze e
abilità da conseguire
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Gli obiettivi formativi si
classificano in due sezioni.
1) Contenuto concettuale e culturale
a) Lo studende deve riuscire a
riflettere sull’uomo per coglierne la struttura ontologica e poter capire il
suo vissuto esistenziale. Si tratta, dunque, di chiarire, secondo una
riflessione filosofica, il doppio interrogativo che l’uomo pone a se stesso:
chi sia? quale senso abbia l’esistenza umana?
b) Lo studende dev’essere in grado
di comprendere la natura e i principi costitutivi di questo essere nel
duplice senso che ha il verbo comprendere, cioè: determinare la sua essenza e
capirlo attraverso l’analisi delle sue cause ultime.
c) Lo studente dev’essere in grado
di considerare l’uomo anzitutto come soggetto personale, cosciente di sé e
della sua esistenza incarnata. Propria dell’uomo è l’interiorità e la
libertà. Il fulcro di questa riflessione è l’esperienza della propria vita
vissuta e la necessità di dare senso all’esistenza. L’uomo è in cammino verso
la realizzazione della sua sistenza: è un homo
viator.
2) Struttura mentale e riflessione critica
Lo studente deve acquisire una
struttura mentale capace di analizzare e riflettere, che possa operare il
passaggio tanto necessario dal fenomeno al fondamento (FR, n. 83).
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Conoscenze
preliminari
-
Critica o teoria della conoscenza
-
Filosofia della natura
-
Filosofia della scienza
-
Sarebbe auspicabile anche la previa conoscenza
delle nozioni basilari di metafisica anche se verranno fornite durante il
corso per ciò che attiene alla metafisica della persona umana
Metodologia
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La metodologia del corso seguirà il
principio: agere sequitur esse,
dall’analisi degli atti umani e dalla riflessione sulla loro natura o
essenza, si giungerà a cogliere l’essenza dell’essere umano.
L’uomo esprime e realizza la
propria esistenza attraverso molteplici atti, non può mai prendere
direttamente ed immediatamente visione del proprio essere. Perciò:
§
A partire dalla considerazione degli atti che l’uomo
svolge, dai più semplici e materiali ai più complessi e spirituali,
individueremo le facoltà operative che li rendono possibili e la natura (o essenza)
dell’essere che possiede queste facoltà e che pone i corrispondenti atti.
§
Il metodo da seguire sarà perciò un metodo di
riflessione critica sui propri atti per cogliere il loro significato ed il
significato dell’essere che li “produce”, che li manifesta. È il metodo
fenomenologico-riflessivo.
§
Dal punto di vista didattico, il contenuto verrà
presentato mediante “lezioni magistrali” che consentiranno il dialogo
e l’interazione con gli studenti, e il confronto con casi concreti di vita.
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Modalità
di verifica dell’apprendimento
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Per la valutazione dell’apprendimento
lo studente si sottoporrà, alla fine del corso, ad un esame scritto composto
di due parti: nella prima parte, si dovrà rispondere a 10 domande puntuali/15
(3-5 righe) scelte da un temario fornito agli studenti e relativo agli argomenti
trattati a lezione; mentre nella seconda parte, lo studente dovrà svolgere un
tema (5-8 pagine) in cui dovrà dimostrare sia la conoscenza della materia
studiata, come la capacità argomentativa sintetica e trasversale degli
argomenti affrontati. Inoltre, il docente indicherà all'inizio del corso, una
lista antologica di letture da svolgere durante il corso e che verranno
analizzate e discusse in aula.
Orario
delle lezioni
Le lezioni si svolgono nel primo
semestre, tutti i martedì e i mercoledì dalle 8:30 alle 10:15 e i giovedì
dalle 10:30 alle 12:15. Da metà novembre le lezioni del martedì verranno
sospese.
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Programma
/ Contenuti
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Introduzione. Annotazioni didattiche. Il
problema dell’uomo, l’uomo come problema. Interpretazioni materialistiche,
ateistiche, spiritualistiche e neurodeterministiche dell’uomo. Oltre il
materialismo. L’uomo “spirito-incarnato”. Che cos'è la filosofia dell’uomo. Metodo
della filosofia dell’uomo. Schema metafisico agere-sequitur-esse. Excursus sul
trattato De Homine. I tre uomini di
San Tommaso.
L’attività psichica dell’uomo. La vita
umana. Il dato di fatto evidente: la vita esiste. Storia del problema. Elementi
costitutivi dell’essere vivente. Il principio vitale e i gradi della vita. Origine/i
della vita.
L’evoluzione biologica. Problematica riguardo
all’evoluzione. L’evoluzione come fatto. Evoluzione o evoluzioni: le diverse
teorie evoluzionistiche. L’evoluzione e l’uomo. La Chiesa e l’evoluzione.
La conoscenza umana. La conoscenza
umana in generale. Fenomenologia dell’interiorità. L’intima unione della
conoscenza umana: sensitivo-intellettiva. Funzioni generali della conoscenza
umana. Struttura della conoscenza umana.
Le tendenze psichiche sensitive. La conoscenza
nelle sensazioni esterne. Nozione di sensazione. Fisiologia della sensazione.
Filosofia della sensazione.
La conoscenza nella percezione
interna. Definizione di percezione. Contenuto e oggetto della percezione. Il processo
della percezione. Le cause della percezione interna. Finalità e
caratteristiche della conoscenza sensitiva.
La conoscenza intellettiva umana. Esistenza,
natura ed oggetto della conoscenza intellettiva umana. Atti e fasi della
conoscenza intellettiva. Spiritualità ed immanenza della conoscenza
intellettiva.
Il volere umano. Concetto di tendenza,
definizioni e divisioni. Tendenze sensitive. Esistenza della volontà e suo
rapporto all’intelletto. Natura, definizione e distinzioni della volontà. Breve
metafisica dell’azione umana. La libertà: natura, definizione e distinzioni. Negazioni
e limiti della libertà di scelta. Giustificazione della libertà di scelta. Significato
umano della libertà. Libertà e amore. L’opzione fondamentale.
L’affettività: sentimenti ed emozioni.
Il temperamento e il carattere.
L’uomo come persona. La teoria
attualista. L’unità sostanziale. I fondamenti dell’essere sostanziale. La nozione
di persona e le nozioni contemporanee di ‘persona-personalità’. Dimensione verticale
e spirituale della persona umana. Valore e dignità della persona. Origine e
creazione dello spirito umano. La morte umana. L’uomo e l’immortalità.
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Calendario
di lezioni 2018/2019
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Ottobre
2 –
Introduzione. Annotazioni
didattiche.
3 –
Introduzione.
Il problema dell’uomo, l’uomo come problema.
4 –
Introduzione.
Interpretazioni materialistiche, ateistiche, spiritualistiche e
neurodeterministiche dell’uomo.
9 –
Introduzione.
Oltre il materialismo. L’uomo “spirito-incarnato”.
10 – Introduzione. Che
cos’è la filosofia dell’uomo. Metodo della filosofia dell’uomo. Schema
metafisico agere-sequitur-esse. Excursus sul trattato De Homine. I tre uomini di San Tommaso.
11 – Prima parte.
L’attività psichica dell’uomo. La vita umana. Il dato di fatto evidente: la
vita esiste.
16 – La vita umana.
Storia del problema. Elementi costitutivi dell’essere vivente.
17 – La vita umana.
Il principio vitale e i gradi della vita. Origine/i della vita.
18 – L’evoluzione
biologica. Problematica riguardo all’evoluzione. L’evoluzione come fatto.
23 – L’evoluzione
biologica. Evoluzione o evoluzioni: le diverse teorie evoluzionistiche.
24 – L’evoluzione
biologica. L’evoluzione e l’uomo. La Chiesa e l’evoluzione.
25 – La conoscenza
umana. La conoscenza umana in generale. Fenomenologia dell’interiorità.
30 – L’intima
unione della conoscenza umana: sensitivo-intellettiva. Funzioni generali
della conoscenza umana. Struttura della conoscenza umana.
31 – Le tendenze
psichiche sensitive. La conoscenza nelle sensazioni esterne. Nozione di
sensazione. Fisiologia della sensazione. Filosofia della sensazione.
Novembre
6 – La conoscenza
nella percezione interna. Definizione di percezione. Contenuto e oggetto
della percezione.
7 – Il processo
della percezione. Le cause della percezione interna. Finalità e
caratteristiche della conoscenza sensitiva.
8 – La conoscenza
intellettiva umana. Esistenza, natura ed oggetto della conoscenza
intellettiva umana.
13 – Atti e fasi
della conoscenza intellettiva.
14 – Spiritualità ed
immanenza della conoscenza intellettiva.
15 – Il volere
umano. Concetto di tendenza, definizioni e divisioni. Tendenze sensitive.
21 – Esistenza della
volontà e suo rapporto all’intelletto.
22 – Natura,
definizione e distinzioni della volontà. Breve metafisica dell’azione umana.
28 – La libertà:
natura, definizione e distinzioni.
29 – Negazioni e
limiti della libertà di scelta. Giustificazione della libertà di scelta.
Dicembre
5 – Significato umano
della libertà. Libertà e amore. L’opzione fondamentale.
6 – L’affettività:
sentimenti ed emozioni.
12 – Il
temperamento e il carattere.
13 – L’uomo come
persona. La teoria attualista.
19 – L’unità
sostanziale. I fondamenti dell’essere sostanziale.
20 – La nozione di
persona e le nozioni contemporanee di ‘persona-personalità’.
Gennaio
9 – Dimensione verticale
e spirituale della persona umana. Valore e dignità della persona.
10 – Origine e
creazione dello spirito umano.
16 – La morte
umana.
17 – L’uomo e
l’immortalità.
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Attività
formative - Distribuzione di tempo
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Le attività formative prevedono: lezioni frontali del
docente con momenti di dialogo e interscambio dinamico con gli alunni;
letture di testi filosofici in modalità di studio personale e di
corrispondente approfondimento critico in aula guidato dal docente; studio
personale ed elaborazione di un breve saggio.
Il corso prevede 8 ECTS, equivalenti a
200 ore di lavoro (1 ECTS = 25 ore di lavoro) che vengono così ripartite:
a) lezioni frontali: 78 ore (circa 3
ETCS);
b) letture e preparazione riassunti
antologia: 50 ore (2 ETCS);
c) studio personale (che include il
tempo di preparazione per gli esami): 72ore (circa 3 ECTS).
Attività
in aula
Le attività
in aula prevedono:
- lezioni frontali del docente
- analisi e commento di alcuni brevi video
- lettura e commento critico guidato di alccuni
testi filosofici
Studio/Lavoro
autonomo
Lo studio e il lavoro personale viene
così ripartito:
- letture e preparazione riassunti
antologia: 50 ore (2 ETCS);
- studio personale (che include il tempo
di preparazione per gli esami): 72ore (circa 3 ECTS).
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Orario
di ricevimento
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Su appuntamento: acarrara@legionaries.org ;
329-9157494
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Bibliografia
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Libri di testo il cui studio è
obbligatorio: R. Lucas Lucas, Spiegami
la persona, ART, Roma 2012; R. Lucas
Lucas, L’uomo spirito incarnato. Compendio di filosofia dell’uomo,
San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 20073; R. Lucas Lucas, Orizzonte verticale.
Senso e significato della persona umana, San Paolo, Cinisello Balsamo
(MI) 2007.
Antologia di testi scelti di filosofia dell’uomo: un testo per tema.
I. IL PROBLEMA DELL’UOMO, L’UOMO È UN PROBLEMA
1. Il «problema» filosofico dell’uomo: attualità ed urgenza
i. Video.
Introduzione: chi è l’uomo?
ii. Chi siamo. I
paradossi dell’uomo. Alcune definizioni.
iii. L’uomo:
domanda o problema?
iv. Esistere e
significato dell’esistere.
v. Senso e
significato dell’esistenza umana.
a)
Avere senso o l’intelligibilità dell’esistenza.
b)
Dare senso o l’agire responsabile.
vi. Una sintesi:
l’uomo è un mistero.
2. Origine del «problema»
filosofico dell’uomo
i. La
meraviglia e l’ammirazione
ii. Il senso di frustrazione e delusione
II. INTERPRETAZIONI MATERIALISTICHE, ATEISTICHE E SPIRITUALISTICHE DELL’UOMO
1. Da Democrito alla filosofia contemporanea
2. Feuerbach: Homo homini deus est
3. Materialismo marxista: immanenza assoluta dell’uomo
a. Il binomio uomo-natura: il lavoro
come essenza dell’uomo
b. Alienazione economica e alienazione
religiosa
4. Materialismo psicoanalitico: Sigmund
Freud
5. Materialismo umanista: Albert Camus
a. La felicità sensibile
b. La ricerca di senso: l’assurdo, il
suicidio, la rivolta
c. La rivolta: l’affermazione della
ragione ed il rifiuto della fede
d. La santità senza Dio: la solidarietà
e l’impegno temporale
e. Il rifiuto di Dio, la libertà umana
ed il problema del male
6. Materialismo esistenzialista: J.-P. Sartre e la libertà assoluta e senza norme
a. L’uomo è l’essere su premo e
l’esistenza di Dio è contraddittoria
b. La libertà umana è assoluta,
creatrice di sé e dei valori
7. Materialismo pratico o del benessere
economico: Etsi Deus non daretur
8. Materialismo neurodeterminista contemporaneo (2045 Avatar Project, Transcendence,
Lucy, etc...)
III. OLTRE IL MATERIALISMO
1.
Lo scientismo tecnicista ed il “terrorismo dei laboratori”
a.
Al di là del riduzionismo scientista
b.
Scienza e fede: un falso dilemma?
2.
L’ateismo e l’immanentismo antropologico
a.
Negare Dio è negare l’uomo
b.
L’uomo è un soggetto personale
e non un oggetto di consumo
3.
Autonomia dell’uomo o dipendenza da Dio?
a.
La libertà umana come partecipazione della libertà divina
b.
L’autonomia teonoma
IV . L’UOMO: «SPIRITO INCARNATO»
V. CHE COS’È LA FILOSOFIA DELL’UOMO
1.
Etimologia
2.
Definizione e oggetto della filosofia dell’uomo
VI. METODO
DELLA FILOSOFIA DELL’UOMO (“animale razionale” e “spirito incarnato”; Cf.
Citazione S.Th. sulla metodologia
dell’antropologia filosofica)
i.
San Tommaso,
Doctor Humanitatis
ii.
L’animale
razionale.
iii.
Lo spirito incarnato, l’orizzonte
verticale, l’assoluto relativo, etc.
iv.
Schema
generale del trattato L’uomo spirito incarnato
VII .
ANNOTAZIONI DIDATTICHE
1.
Contenuto dottrinale
a)
Libri di testo
b)
Lezioni
c)
Altri libri/materiale/antologia
1)
libri e testi sistematici
2)
testi dei principali filosofi
2.
Capacità di riflessione e senso critico
a) Libro/i di testo
1)
Approfondire il significato dei concetti
2)
Stabilire le connessioni e convergenze
3)
Personalizzare la dottrina
b) La lezione
1)
Importanza ed utilità della lezione
2)
Come seguire la lezione
*
Continuità
*
Attenzione
*
Attività
c) Riassunto personale
VIII. EXCURSUS SUL TRATTATO «DE HOMINE»
1. Ratio divisionis (lo schema classico): l’antropologia nello
schema della Summa Theologiae
2. “I tre uomini di San Tommaso”: l’uomo «naturale», «storico» e
«cristiano» (articolo Α&Ω, J. A. Izquierdo
Labeaga, LC)
3. Una breve sintesi. San Tommaso: un’antropologia realista (libro N. D’Onghia)
Bibliografia.
· R. Lucas Lucas, L’uomo, spirito incarnato, San Paolo.
Cinisello Balsamo (MI), 1993 (3 ed. 2005),
pp. 5-25.
· R. Lucas Lucas, Orizzonte verticale. Senso e
significato della persona umana, San
Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2007, pp. 5-40 (introduzione; interpretazioni
materialistiche ed ateistiche dell'uomo); pp. 41-63 (oltre il materialismo).
Video.
·
2045: A New Era for Humanity (Web Page: http://2045.com/)
·
Transcendence (trailer
ufficiale italiano;
inglese)
·
Lucy (trailer
ufficiale italiano)
I. IL DATO DI
FATTO EVIDENTE: LA VITA ESISTE
II. STORIA DEL PROBLEMA
1.
Il meccanicismo
2.
Il vitalismo
III . ELEMENTI COSTITUTIVI DELL’ESSERE VIVENTE
1. Formulazione del problema come
esistenza di attività nuove ed irriducibili
a. Significato prefilosofico
b. La vita come azioni immanente
autoperfezionante
2.
La nutrizione
3.
La crescita
4.
La riproduzione
IV. IL PRINCIPIO VITALE E I
GRADI DELLA VITA
1.
Natura del principio vitale: la forma sostanziale
2.
I gradi della vita
3.
La vita psichica
4.
Caratteri della vita psichica in quanto psichica
i.
Intenzionalità
ii.
Coscienza
V.
ORIGINE DELLA VITA
1.
La generazione spontanea della vita o abiogenesi
2.
La vita è stata creata da un essere superiore.
Bibliografia.
·
R. Lucas Lucas, L’uomo, spirito incarnato, San Paolo.
Cinisello Balsamo (MI), 1993 (3 ed. 2005),
pp. 27-48.
·
R. Lucas Lucas, Spiegami la persona, ART, Roma 2012, capitolo 13, pp. 191-202.
·
R. Lucas Lucas, Bioetica per tutti, San Paolo,
Cinisello Balsamo (MI) 2002, capitolo 3
e 4, pp. 32-48.
·
R. Lucas Lucas, Orizzonte verticale. Senso e
significato della persona umana, San
Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2007, pp. 178-179; 335-342; Antropologia e
problemi bioetici, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2001, pp. 65-72.
I . PROBLEMATICA RIGUARDO ALL’EVOLUZIONE
1.
Fissismo o evoluzione?
2.
Il concetto di «evoluzione»
3. Legittimità dell’interpretazione
evoluzionistica. Evoluzione e creazione: creazione-evoluzione;
creazionismo-evoluzionismo.
II . L’EVOLUZIONE COME FATTO
1.
Argomenti della paleontologia
2.
Argomenti dell’anatomia comparata
3.
Argomenti della biogeografia
III . LE DIVERSE TEORIE
EVOLUZIONISTICHE
1.
Teorie a-finalistiche
a)
Charles Robert Darwin
b) Hugo de Vries
c) Neo-darwinismo
2.
Osservazioni critiche
a)
Dal punto di vista scientifico
b)
Dal punto di vista filosofico
3. Teoria finalistica
a) Jean de Monnet de Lamarck
b)
Il finalismo in natura dal punto di vista scientifico
c)
Il finalismo dal punto di vista filosofico
d)
L’evoluzione come crescita e Dio
IV. L’EVOLUZIONE E L’UOMO
1.
L’ominizzazione: possibilità e probabilità
2.
La creazione dell’anima spirituale
3.
Monofiletismo o polifiletismo?
4.
Monogenismo o poligenismo?
5.
Unità della specie umana
V. LA CHIESA E L’EVOLUZIONE
CAPITOLO III : LA CONOSCENZA UMANA
SEZIONE
PRIMA: LA CONOSCENZA UMANA IN GENERALE
I. FENOMENOLOGIA DELL’INTERIORITÀ
1. Scoperta dell’interiorità: l’uomo ha un
“dentro” in cui rifugiarsi
2.
Carattere meraviglioso della conoscenza
3.
Oggettività e soggettività della conoscenza
II. L’INTIMA UNIONE DELLE DUE DIMENSIONI DELLA CONOSCENZA UMANA: SENSITIVA E INTELLETTIVA
1.
Sotto l’aspetto dell’oggetto o del contenuto
2.
Sotto l’aspetto della successione dei contenuti
3. Sotto l’aspetto della dipendenza
della conoscenza rispetto all’organismo
III. FUNZIONI GENERALI DELLA CONOSCENZA UMANA
1.
Funzione di acquisizione
2.
Funzione di rappresentazione
3.
Funzione di produzione
IV. STRUTTURA DELLA CONOSCENZA UMANA
Dimensione sensitiva della
conoscenza umana:
1) Prima fase: le sensazioni esterne
2) Seconda fase: la percezione interna
Dimensione intellettiva della
conoscenza umana:
3) Terza fase: il concettualizzare
4) Quarta fase: il giudicare
5) Quinta fase: il ragionare
SEZIONE
II: LA CONOSCENZA UMANA NELLE SENSAZIONI ESTERNE
I. NOZIONE DI SENSAZIONE
1.
Le sensazioni non sono elementi
2.
Definizione di sensazione
II. FISIOLOGIA DELLA SENSAZIONE
1.
Il processo della sensazione (stadi)
2.
Le cause delle sensazioni
3. Le leggi delle sensazioni
1. Leggi riguardanti l’intensità
della sensazione
*
Leggi psicofisiche
a)
Legge del limite assoluto
b)
Legge del limite differenziale
2.
Legge riguardante la qualità della sensazione
* Legge dell’energia specifica dei sensi
III. FILOSOFIA DELLA SENSAZIONE
1.
L’oggetto dei sensi
a)
Sensibile per accidens
b)
Sensibile per sé
*
Sensibile proprio
*
Sensibile comune
2.
La filosofia della sensazione: il numero dei sensi esterni
a)
L’immanenza della conoscenza
b)
L’immaterialità della conoscenza
c)
La sensazione come conoscenza
SEZIONE III: LA CONOSCENZA UMANA NELLA PERCEZIONE INTERNA
I.
DEFINIZIONE
DI PERCEZIONE
II.
CONTENUTO E
OGGETTO DELLA PERCEZIONE
1.
Ampliamento dei dati
a) Le sensazioni attuali vengono
completate da qualità pertinenti alle stesse specie di sensazioni
b)
Le sensazioni attuali vengono completate da qualità pertinenti ad
altri tipi di sensazioni
c) Gli aspetti che completano la
sensazione reale non sono qualche cosa
esterna o aggiunta ad essa
2.
Organizzazione dei dati in oggetti strutturati
a)
L’unificazione e la strutturazione
b)
I contorni
c)
La figura-fondo
d)
Una selezione dei dati
3.
Localizzazione dell’oggetto nel
tempo e nello spazio
4.
Apprezzamento di valori negli oggetti percepiti
III.
IL PROCESSO
DELLA PERCEZIONE
1.
Teorie elementariste
2.
Teoria della forma o Gestalt
a)
Prima negazione: si nega
l’esistenza di elementi reali nella
percezione
b)
Seconda negazione: si nega l’associazione nell’apparizione della forma
c)
Prima affermazione: si afferm la forma come dato primario
d)
Seconda affermazione: si afferma la forma preesistente già nello stimolo e nella modificazione fisiologica
che precede la percezione, cioè
l’isomorfismo
e)
Valutazione critica della teoria della forma
*
Riguardo alle negazioni
*
Riguardo alle affermazioni
3.
La dottrina dei sensi interni
a)
Il senso comune
b)
L’immaginazione sensitiva
c)
La memoria sensitiva
d)
La stimativa-cogitativa
e)
Realtà di queste facoltà
IV.
LE CAUSE
DELLA PERCEZIONE INTERNA
1.
Cause dell’unità e strutturazione dell’oggetto
2. Cause dell’atto di percezione
V.
FINALITÀ E
CARATTERISTICHE DELLA CONOSCENZA SENSITIVA
1.
La finalità della conoscenza sensitiva
2.
Caratteristiche della conoscenza sensitiva
a)
La conoscenza sensitiva è materiale
e particolare
b)
La conoscenza sensitiva è intenzionale
c)
La conoscenza sensitiva è cosciente
SEZIONE IV: LA CONOSCENZA INTELLETTIVA UMANA
Introduzione
I. ESISTENZA,
NATURA ED OGGETTO DELLA CONOSCENZA INTELLETTIVA
1. Cos’è l’intelligenza umana? Intelligenza umana, istintualità
animale, meccanicità artificiale
a) L’uso indiscriminato del termine intelligenza: polisemia del termine
b) Istintualità o intelligenza?
c) La presenza dell’intelligenza nel
comportamento sessuale umano e l’istinto in
quello animale (già considerato)
d) L’intelligenza pratica degli animali
e) La conoscenza sensitiva e
l’intelligenza astratta
f) Comunicazione animale e linguaggio
umano (i bonobi “parlanti”)
e)
Intelligenza creativa umana: promulga i fini, scopre i valori, vive le
emozioni, fà l’esperienza dell’angoscia e si pone la domanda sul senso e valore della vita. È irriducibile alla
conoscenza sensitiva
2. L’uomo possiede concetti universali
ed usa un linguaggio concettuale
convenzionale...
3. La conoscenza intellettiva è
irriducibile alla sensitiva e possiede proprietà specifiche...
4. L’oggetto formale dell’intelletto
II. ATTI E FASI DELLA CONOSCENZA INTELLETTIVA
1)
Concettualizzare
a) La concettualizzazione
b) Esistenza del concetto
c) Astrazione e natura del concetto
d) Proprietà specifiche ed
irrudicibilità della conoscenza intellettiva
2)
Giudicare
a) Esistenza del giudizio
b) Natura del giudizio: l’assolutezza
3)
Ragionare
a) Esistenza del ragionamento
b) Ragionamento e trascendenza dello
spirito
III. SPIRITUALITÀ
ED IMMATERIALITÀ DELLA CONOSCENZA INTELLETTIVA UMANA
1.
L’astrazione e
l’origine dei concetti. Le diverse teorie lungo la storia e il processo di
astrazione
2.
Spiritualità ed immaterialità
del concetto e dell’intelligenza
a)
Per l’astrazione e l’universalità del concetto
b)
La natura del pensiero umano, prova della spiritualità dell’uomo: per l’oggetto formale proprio
dell’intelligenza
c)
La natura del pensiero umano, prova della spiritualità dell’uomo: per la capacità di riflessione
completa o autocoscienze
3.
Spiritualità ed immaterialità del
giudizio e del soggetto giudicante
L’apertura dello spirito umano nel
giudicare
L’uomo è spirito perché è aperto
verso l’Infinito
a)
L’astrazione e l’apertura verso l’illimitato
b)
Perché l’uomo non è un ente in più fra gli altri enti?
c)
Perché l’uomo ha la “redditio completa”?
d)
Perché l’uomo è spirituale?
e)
Cos’è l’apertura all’essere? Qual è l’oggetto dell’apertura?
f)
Chi è l’essere illimitato?
4.
La presenza e funzione del cervello
come condizione per l’esercizio dell’intelligenza. Rapporto pensiero-mente-cervello
5.
L’uomo
trascende la natura e si colloca teleologicamente al centro degli altri esseri
naturali
CAPITOLO IV : IL VOLERE UMANO
SEZIONE
PRIMA: IL VOLERE IN GENERALE E LE TENDENZE SENSITIVE
I.
IL CONCETTO DI TENDENZA: DEFINIZIONI
E DIVISIONI
1. Tendenze psichiche e non psichiche
2.
Le tendenze psichiche
II.
TENDENZE SENSITIVE
1. Classificazione
a. Tendenze innate e tendenze acquisite
b. Tendenze concupiscibili
c. Tendenze irascibili
2. Tendenze innate: l’istinto
a. L’istinto è una tendenza complessa
b. È innata
c. È una tendenza specifica
d. Fondo e forma nell’istinto
e. L’istinto nell’uomo
3. Tendenze acquisite: gli abiti
4. Tendenze sensitive e passioni
SEZIONE SECONDA: VOLONTÀ, LIBERTÀ E AMORE
I.
ESISTENZA
DELLA VOLONTÀ E RAPPORTO CON L’INTELLETTO
1.
Irriducibilità della volizione alle conoscenze
2.
Irriducibilità della volontà alle tendenze sensitive
3.
Questione
della priorità ontologica: intelletto o volontà?
II.
LA VOLONTÀ: NATURA, DEFINIZIONE
E DISTINZIONI
1. Atto dell’uomo o atto umano
2. Breve metafisica dell’azione umana:
i suoi 3 elementi
3. Atto volontario e atto libero
4. Processo della volizione non
deliberata
5. Processo della volizione deliberata
6. Oggetto della volontà
7. Spiritualità della volontà
III.
LA LIBERTÀ: NATURA, DEFINIZIONE
E DISTINZIONI
1. Libertas a coactione (libertà
fisica)
2. Libertas a necessitate (libertà di
scelta)
a. Libertas exercitii
b. Libertas specificationis
3. Libertas a peccato (libertà morale)
IV.
NEGAZIONE E
LIMITI DELLA LIBERTÀ DI SCELTA
1. Determinismo materialistico: il
neurodeterministico contemporaneo
2. Determinismo sociologico, psicologico,
panteistico
3. J. P. Sartre: l’indeterminismo
assoluto
a. Identificazione esistenza-libertà
b. Parallellismo libertà divina-libertà
umana
4. Autonomia, eteronomia, teonomia
della libertà umana
5. Conclusione: una libertà limitata e
situata
V.
GIUSTIFICAZIONE
DELLA LIBERTÀ DI SCELTA
1. Prova a partire dall’esperienza
a. La negazione deterministica
b. L’oggettivazione della libertà
c. La libertà è un presupposto
fondamentale
d. La libertà è un sapere originario
2. Prova fenomenologica a partire
dall’atto libero
3. Prova morale: la responsabilità e il
bene morale
4. Prova metafisica
VI.
SIGNIFICATO
UMANO DELLA LIBERTÀ
1. Libertà da; libertà per; libertà in
2. Il fondamento ontologico della
libertà: la natura umana come natura aperta: la “libertà in”
3. Rapporto verità-libertà
4. La libertà come responsabilità e vocazione
dell’uomo: la “libertà per”
VII.
LIBERTÀ E
AMORE
1.
Polisemia del termine «amore»: eros,
filìa, agàpe
2.
L’amore e l’egoismo
3.
Amore, desiderio, passione
4.
Amore ed innamoramento
5.
L’amore è donazione alla persona amata
6.
Amore, gioia e sacrificio di sé
7.
L’amore è promuovere l’esistenza della persona amata
VIII.
L’OPZIONE FONDAMENTALE
1. Distinzione di due livelli nella
libertà: libertà fondamentale e libertà
di scelta
2.
Rapporto tra la persona e gli atti concreti
3.
Significato antropologico dell’opzione fondamentale
CAPITOLO V :
AFFETTIVITÀ, SENTIMENTI, EMOZIONI
I.
DEFINIZIONI E DISTINZIONI
1. Affettività
2. Sentimento
3. Emozione
II.
CLASSIFICAZIONE GENERALE DEI
SENTIMENTI
III.
L’EMOZIONE
i.
L’occasione
ii.
La
disposizione
iii.
La
causa
iv.
Gli
effetti
IV.
PIACERE E DOLORE
Definizioni e
distinzioni
Relatività del
piacere e del dolore
Legge del
contrasto
Legge delle
circostanze
Legge di
saturazione
V.
CARATTERE E TEMPERAMENTO
1. Carattere
2. Temperamento
3. Personalità
VI.
RELAZIONE
“CUORE”-CERVELLO
I. LA TEORIA ATTUALISTA
1. Rappresentanti e principi generali
2. Fondamenti:
il concetto attualista di essere, sostanza e natura
i.
L’essere
ii.
L ’onto-determinazione
iii.
Sostanza e natura
II. I FONDAMENTI DELL’ESSERE SOSTANZIALE
1. Il dinamismo dell’essere
2. Gli aspetti dell’atto d’essere
III. LA NOZIONE DI PERSONA
1. Uso del termine “persona” ed
esperienza di “essere una persona umana”
2. Chi è la persona umana: naturae
rationalis individua substantia
i.
Sostanza: la persona umana è un “soggetto”
a. Subsistere
b. Substare
c. La corporeità umana e la
sostanzialità della persona umana (i dati della scienza sull’inizio della
corporeità umana e la relativa riflessione filosofica sulla corporeità quale
costitutivo essenziale)
d. Il soggetto e i suoi atti
ii.
Individuale: la persona umana è un “individuo”
a. La singolarità numerica della
persona
b. L’unità interna della persona umana
e il problema della divisibilità
c. Unicità: la persona umana come
singolarità irripetibile
d. La clonazione umana e
l’irripetibilità della persona: tre principi antropologici:
1. L’identità individuale di ogni
persona
2. La totale indisponibilità della
persona ad essere trattata come mezzo
3. La natura della sessualità umana e
della procreazione
iii.
Natura razionale:
a. Carattere ontologico
dell’espressione “natura razionale” nella nozione di persona
b. La persona umana quale essere
relazionale e soggetto di comunione
iv.
La persona
umana è un soggetto razionale, ma sviluppa e matura le sue capacità:
a. Obiezioni riguardo allo statuto di
“persona” dell’embrione umano: la tesi della cosiddetta “umanizzazione
progressiva”
b. Risposta a questa tesi
3. Costituzione ontologica della
persona umana: l’unità sostanziale “corpore
et anima unus”
i.
Ente
sostanziale: la teoria ilemorfica dell’unione di anima e corpo
ii.
Unità
sostanziale
a. Unità nella dualità, ma non dualismo
b. La doppia realtà dello spirito
umano: essere forma sostanziale ed essere sussistente per sé
4. Costituzione psicologica della
persona
5. Valore assoluto della persona:
spiritualità, dignità del soggetto e valore di fine
i.
La persona è
aperta all’Assoluto
ii.
La persona
aperta all’Assoluto è fine in se stessa e possiede valore e dignità proprie
iii.
Implicazioni
del valore assoluto della persona: diritti e doveri fondamentali
Introduzione: la dimensione spirituale è costitutivo
essenziale dell’uomo
I.
INSUFFICIENZA
BIOLOGICA E SPIRITUALITÀ DELL’UOMO
II.
LA NATURA
DEL PENSIERO UMANO PROVA DELLA SUA
SPIRITUALITÀ
III.
LA NATURA
DELLA VOLONTÀ LIBERA MOSTRA E
RICHIEDE LA SPIRITUALITÀ DELL’UOMO
IV.
L’APERTURA
DELL’UOMO A DIO NE È LA SUA COSTITUZIONE FONDAMENTALE
1.
Caratteristiche dell’essere spirituale dell’uomo
a.
Unità
b.
Identità
c.
Finitudine
d.
Temporalità
e.
Coscienza
f.
Libertà
g.
Spiritualità e trascendenza
I.
L’EMANENTISMO PANTEISTA
II.
LA GENERAZIONE DELLO SPIRITO UMANO
III.
LA CREAZIONE DELLO SPIRITO UMANO
1. Lo spirito umano incomincia ad
esistere in unione con il nuovo organismo
a. La non-preesistenza
b. Il momento della creazione dello
spirito umano
i.
Le forme
successive
ii.
La forma
unica
1. I dati della scienza
2. La riflessione filosofica
2. Lo spirito umano incomincia ad
esistere per creazione immediata da parte di Dio
a. La prova metafisica
b. Le difficoltà di Karl Rahner
I. UN FENOMENO CULTURALE: OCCULTAMENTO
DELLA MORTE
II. L’APPROCCIO SCIENTIFICO ALLA MORTE
UMANA E SUE IMPLICAZIONI FILOSOFICHE
1. La nozione di “morte cerebrale” e le
sue implicazioni filosofiche
i.
La morte come
la perdita totale ed irreversibile della unitarietà funzionale dell’organismo
ii.
La morte di tutto l’encefalo indica la perdita
dell’unità funzionale dell’organismo
iii.
Criteri per l’accertamento della morte di tutto
l’encefalo
iv.
La morte della persona umana è più della «morte
cerebrale», ma la «morte cerebrale» è
«indicazione» certa della morte della
persona
2. Difficoltà ed obiezioni
3. Risposta alle obiezioni
i.
La morte umana va al di là della «morte cerebrale»
ii.
Mancanza di chiarezza e uso pragmatico-utilitaristico
della «morte cerebrale»
iii.
Deficienze filosofiche nella nozione di «morte
cerebrale»
iv.
Visione biologistica della vita umana secondo la
«morte cerebrale»
v.
L’anima si unirebbe al corpo tramite il cervello?
vi.
L’dentificazione tra mente e cervello e lo stato di
coscienza
vii.
Implicazioni
etiche
III.
LA MORTE UMANA OLTREPASSA LA SFERA
BIOLOGICA
IV.
LA MORTE COME DISTRUZIONE
DELL’ESISTENZA UMANA
V.
ESPIANTO E TRAPIANTO D’ORGANI
i.
Morte cerebrale e trapianto d’organi
ii.
Criteri di liceità ed opportunità
iii.
Rispetto della vita del donatore e del ricevente
iv.
Tutela dell’identità personale del ricevente e dei
suoi discendenti
v.
Consenso informato
vi.
Conseguenze e imperativi etici
I.
DEFINIZIONE
1.
Immortalità reale e personale
2.
L’immortalità panteistica
3.
L’immortalità ammessa dai reincarnazionisti
4. L’immortalità metaforica
II.
LE PROVE TRADIZIONALI
1.
Prova fenomenologica: il consenso universale
a)
gli onori resi alle spoglie dei morti
b)
le religioni presso tutti i popoli
c)
i filosofi
d)
“Omni in re consensio omnium gentium lex naturae putanda est”
2.
Prova metafisica: sussistenza e incorruttibilità
a)
Lo spirito non si corrompe
b)
Lo spirito non può essere distrutto
3.
Prova psicologica: il desiderio naturale
4.
Prova morale
III.
LORO DIFFICOLTÀ
1. Difficoltà riguardanti lo spirito
sussistente per sé ed incorruttibile
(“anima separata”)
2.
Difficoltà riguardanti il linguaggio sull’immortalità
IV.
PRECISAZIONI E RIFLESSIONI
1. Precisazioni riguardanti lo
spirito sussistente per sé ed incorruttibile
(“anima separata”)
2. Precisazioni riguardanti il linguaggio sull’immortalità
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lunedì 8 ottobre 2018
Filosofia dell'uomo. La persona tra neuroscienze e filosofia
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