Neuroscienze-Neuroetica, Battistin-Carrara. Ieri mattina, presso
l’Aula Magna “Luciano Merigliano” dell’Istituto Gregorianum di Padova, si sono confrontati il
prof. Leontino Battistin, Professore Fuori Ruolo di Neurologia presso
il Dipartimento di Neuroscienze dell'Università di Padova e “primo laureato
del Gregorianum” e il prof. Padre Alberto Carrara L.C., un giovane sacerdote, laureato in biotecnologie e docente
di Neuroetica presso l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum di Roma.
Il sottotitolo del tema proposto
riecheggia il volume del neuroscienziato francese Jean Pierre Changeux, Il
Bello, il Buono, il Vero. Un approccio neuronale (Edizioni Cortina) e pone domande fondamentali che ci riguardano
tutti.
Che cosa significa “percepire”? In che
modo siamo consapevoli della nostra esistenza? ...
Certamente, la mente ha bisogno del cervello come condizione necessaria. Ma esso è anche condizione sufficiente? Tutta la cultura e l’arte si spiegano con le attivazioni dopaminergiche? Gli atti morali supererogatori come si radicano nei meccanismi evolutivi? L’idea di verità si esaurisce nei rapporti causali tra il nostro sistema nervoso e il mondo?
Questi sono gli interrogativi che l’uomo, il filosofo, la filosofia, pongono alle neuroscienze! E il tutto è diventato dibattito, confronto, dialogo, con un neologismo... “neuroetica”.


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