di Alberto Carrara, LC
La
sessione mattutina del secondo giorno
(giovedì 14 maggio) del VII Convegno Scientifico Internazionale di Neuroetica
e II Congresso della Società italiana di
Neuroetica – SINe intitolato CHI
SENTE COSA? LA NEUROETICA TRA CERVELLO, MENTE E COSCIENZA – Incontri su Neuroscienze e Società si è
aperta con un modulo dedicato alla tematica
neurobioetica relativa al dolore
e alla coscienza.
Sull’
“Hard Problem” sono intervenuti: Simone Gozzano (Università dell’Aquila),
Enrico Alleva e Simone Macri (Istituto Superiore di Sanità), Giandomenico
Iannetti (University College of London) e Marcello Massimini (Università degli Studi
di Milano). Ha moderato la sessione dell’intera mattinata Pietro Petrini
(Università di Pisa).
Il
filosofo Simone Gozzano ha discusso l’argomento di Kripke sull’identità e il
dolore; Enrico Alleva e Simone Macri hanno presentato il dolore e la coscienza
negli animali da laboratorio, quest’ultimo tema assai candente, specie nella
cultura occidentale, basti considerare l’editoriale di ieri pubblicato sul
portale della rivista Nature Neuroscience ed intitolato A call to action, la legittima reazione di una parte della comunità
scientifica internazionale al boicottaggio irrazionale mosso dalle frange più
estremiste del movimento animalista che ha indotto il noto scienziato Nikos
Logothetis e il suo gruppo di ricerca a rinunciare all’impiego di primati,
limitandosi, per le pressioni e le minaccie, a sperimentare con roditori.
Di
rilievo gli interventi di Giandomenico Iannetti e Marcello Massimini. Iannetti
ha chiarito la distinzione tra correlazione e causalità, sfatando diversi
luoghi comuni soprattutto nell’ambito giornalistico con riferimento al valore e
alle reali prospettive dei risultati delle neuroscienze. Massimini, che ricordo
è il coautore di un interessante volume con Giulio Tononi intitolato Nulla di più grande (Baldini & Castoldi, 2013), ha chiarito meglio gli ambiti
propri della ricerca neuroscientifica tra comportamento e cervello per quanto
riguarda la coscienza.
Nel
primo pomeriggio si sono tenute due sessioni in parallelo con diversi
contributi di studiosi, studenti e ricercatori. È seguita la lectio magistralis del neurobiologo Jean-Pierre Changeaux del
Collège de France intitolata: Toward a
neuroscience of ethical normativity? Tinkering with brain elements.
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