di Alberto
Carrara, LC
È stato pubblicato ieri online sulla rivista PLOS Biology un interessante studio intitolato “Neural
Computations Mediating One-Shot Learning in the Human Brain”, nel quale gli
autori Sang Wan Lee, John P. O’Doherty e Shinsuke Shimojo, hanno potuto
approfondire maggiormente il ruolo della corteccia cerebrale, in particolare di
un’area della corteccia pre-frontale, nell’apprendimento umano.
I ricercatori del Caltech sono partiti
dalla considerazione largamente diffusa tra gli specialisti, ma ancora non
confermata, che l’apprendimento immediato (detto in inglese one-shot learning) coinvolga un sistema
cerebrale distinto rispetto a quello che interviene nel mediare e sostenere l’apprendimento
graduale (o gradual learning).
La maggior parte del nostro
apprendimento, del nostro imparare le cose del mondo e di noi stessi, avviene
in maniera graduale, in un certo senso costruiamo progressivamente le relazioni
tra azioni o eventi e risultati o effetti.
A volte però, e di questo tutti noi ne
siamo testimoni, ci è capitato di realizzare immediatamente l’associazione tra
uno stimolo particolare e il suo effetto.
I ricercatori del Calech hanno
identificato una parte della corteccia prefrontale (quella ventro-laterale), cioè quella regione
cerebrale associata alle attività cognitive complesse, quale candidato proprio
nel mediare il processo di
attivazione di questo particolare tipo di apprendimento immediato.
Per saperne di più, sul sito
Neuroscience News.com si può leggere una breve sintesi, mentre, l’intero lavoro
scientifico è disponibile online gratuitamente a quest’indirizzo.


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