Nel
primo pomeriggio del 14 maggio, in
occasione del VII Convegno Scientifico Internazionale di
Neuroetica e II Congresso della
Società italiana di Neuroetica – SINe intitolato CHI SENTE COSA? LA NEUROETICA TRA CERVELLO, MENTE E COSCIENZA – Incontri su Neuroscienze e Società, il neurobiologo Jean-Pierre Changeaux del
Collège de France ha svolto la sua lectio
magistralis intitolata: Toward a
neuroscience of ethical normativity? Tinkering with brain elements.
L’Enciclopedia
Treccani così descrive il professor Changeux: “Neurobiologo francese (n. Domont
1936). Docente presso l’Istituto
Pasteur di Parigi e presidente del comitato nazionale di
bioetica francese, si è dedicato allo
studio della struttura molecolare dei canali di membrana e dei recettori, e
quindi alla comunicazione chimica nel sistema nervoso, all’apprendimento e
alle funzioni cognitive. Ha vinto numerosi premi, tra cui il premio Balzan
per le scienze cognitive (2001), il premio Lewis Thomas per gli scrittori scientifici
(2004), il premio del Biotechnology Study Center della New York University
(2006).
Tra
i suoi scritti si ricordano Homme neuronal (1983); Matière
à pensée (1989), con il
matematico A. Connes; Raison et plaisir (1994); La
nature et la règle (1998),
con il filosofo P. Ricœur; Gènes et culture (2003); Duvrai, du beau, du bien. Une nouvelle approche neuronale (2008)”.
Interessanti
spunti di riflessione verso una cosiddetta “etica
universale” fondata sullo sviluppo e l’organizzazione del nostro cervello. Suggestiva visione, quella del
professor Changeux, autore del volume sull’approccio
neuronale ai trasendentali platonici, che però manca di un riferimento ontologico che riesca a fondare realmente
una morale che dia ragione all’agire umano.
Un’interessante
intervista, realizzata al professore nel 2010 in occasione del premio Balzan, è
disponibile qui di seguito.
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