di Alberto Carrara, LC
Da
mercoledì scorso, 13 maggio, sino a venerdì 15, a Padova si è discusso di quell’ambito
della riflessione interdisciplinare
sulle neuroscienze e sull’evoluzione
ed applicazione all’umano delle neuro-tecnologie, che è stato denominato in
letteratura, sin dal 1973, come “neuro-ethics”
o neuroetica.
Per
il settimo anno consecutivo, ho avuto il piacere di parteciparvi. In qualità di
Coordinatore del Gruppo di Ricerca Italiano in Neurobioetica (GdN) dall’anno scorso, anno di
fondazione, sono socio e membro della Società
Italiana di Neuroetica (SINe).
A
questo Settimo Convegno Scientifico
Internazionale di Neuroetica e II
Congresso della Società italiana di Neuroetica – SINe intitolato CHI SENTE COSA? LA NEUROETICA TRA CERVELLO,
MENTE E COSCIENZA – Incontri su
Neuroscienze e Società, svoltosi il 13-15
maggio 2015 presso la Scuola di Psicologia dell’Università di Padova, via
Venezia, 8, Aula Cesare Musatti, hanno parteciparo diversi membri del GdN e studenti di psicologia dell’Università Europea di Roma (UER).
Il
convegno quest’anno vantava personaggi importanti nell’ambito delle neuroscienze
e della filosofia, ricordo soltanto Tim
Crane della Cambridge University, Jean-Pierre
Changeaux del Collège de France, John
Harris (Manchester University), Walter
Glannon (Calgary University) e Ingmar
Persson (Oxford University).
Aprendo
il convegno il Magnifico Rettore
dell’Università di Padova, prof. Zaccaria,
ha sottolineato che sebbene l’attività del cervello sia connessa alla funzioni
mentali umane, è necessario rifuggire da quei “riduzionismi” che sviliscono l’umano.
La
sessione mattutina del primo giorno (mercoledì 13 maggio) si è aperta con un
modulo dedicato alla nuova ed emergente frontiera della cosiddetta “neuroeducazione”. Su quest’ambito,
meglio ridefinito “neurodidattica”,
sono intervenuti: Pier Cesare Rivoltella
(Università Cattolica di Milano), Maria
Luisa Iavarone (Uniparthenope di Napoli) e Maurizio Sibilio (Università di Salerno). Moderava Patrizia
Bisiacchi (psicologa dell’Università di Padova).
Nel
primo pomeriggio si sono tenute due sessioni in parallelo con diversi
contributi di studiosi, studenti e ricercatori. È seguita la lectio magistralis
del filosofo Tim Crane dell’Università
di Cambridge intitolata: What is
psychological reality?
Il filosofo Tim Crane |
Il
primo giorno del convegno si è concluso con l’assemblea dei soci della SINe,
Società Italiana di Neuroetica a cui ho partecipato.
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